EVENTI – In Sala Crociera Alta dell’Università degli Studi di Milano, si è tenuta la prima presentazione universitaria della candidatura di Milano-Cortina 2026, per quelli che saranno i venticinquesimi giochi olimpici invernali.
Personalità di spicco del mondo dello sport, e non solo, hanno presentato il progetto olimpico. Antonio La Torre, attualmente Presidente del Comitato Sportivo dell’Università degli Studi di Milano, Fabio Esposito, professore ordinario di Scienze motorie presso la Statale di Milano, il nostro rettore Elio Franzini, l’assessore allo Sport Roberta Guaineri, e infine il pluricampione olimpico Antonio Rossi, da diversi anni impegnato in politica e ora sottosegretario agli eventi sportivi della Regione.
A prendere la parola per primo è il professor La Torre che spiega l’importanza di coniugare l’eccellenza della Statale, nella ricerca e nello sport, con l’universo olimpico. Roberta Guineri apre la presentazione del dossier di candidatura sottolineando come l’organizzazione delle Olimpiadi a Milano, Cortina e in Veneto, abbia trovato il favore dell’80% degli italiani. Obiettivo ambizioso di questi giochi sarà creare la “Generazione 2026”, grazie alla promozione dello sport verrà instillato più senso civico nelle nuove generazioni che ricicleranno spontaneamente, preferiranno utilizzare mezzi di trasporto sostenibili e creeranno più integrazione culturale. Per assicurare la sostenibilità ecologica dei giochi, per quanto riguarda la creazione di nuovi impianti, è stata pensata una loro destinazione di utilizzo futura. Gli impianti di allenamento che verranno creati in Valtellina necessiteranno di manutenzione portando così lavoro specializzato nelle zone interessate evitando la fuga dei giovani. Oltretutto ciò valorizzerà le Alpi italiane che soffrono un po’ di antagonismo nei confronti delle Alpi svizzere, ma che non hanno nulla da invidiare.
Antonio Rossi, vincitore di cinque medaglie olimpiche (tre ori, un argento, un bronzo), esprime la gioia di poter organizzare in Italia i giochi invernali illustrando quali saranno i luoghi fisici dove si svolgeranno: “La cerimonia di apertura, dove è prevista un’affluenza di almeno 100 000 persone, si terrà a San Siro. Milano sarà il teatro dell’hockey, del pattinaggio artistico e dello short track. L’Arena di Milano ospiterà inoltre l’apertura e la chiusura dei giochi paralimpici. In Valtellina, invece, saranno protagoniste le piste di Bormio e lo Stelvio per le prove dello sci uomini, a Livigno, hub di giovani, lo snowboard e il freestyle. A Baselga di Piné – Val di Fiemme – il pattinaggio di velocità, a Tesero lo sci di fondo, a Predazzo il salto con gli sci. A Cortina è in programma il curling e lo sci femminile, ma anche le gare di bob, slittino e skeleton. Il biathlon si terrà adAnterselva, in Alto Adige. La cerimonia di chiusura si terrà nella suggestiva Arena di Verona”.
Il professor Esposito, di ritorno da una serie di incontri a Cuba per portare il primato culturale statalino nella salute e nello sport, sostiene che l’Olimpismo come valore è presente, in primis, nel DNA della nostra Università. Grazie ai Campionati di Facoltà, dove è anche prevista una cerimonia di apertura e chiusura, il nostro ateneo fa suoi i principi di sportività, salute e rispetto. Il rettore Elio Franzini aggiunge: “Vittoria e spirito di aggregazione sono valori presenti in Università come nello sport. Il principio della sostenibilità dell’ambiente è una via per lo sviluppo, infatti la dimensione infrastrutturale può portare al progresso del territorio. Le Olimpiadi sono una straordinaria occasione per far conoscere il territorio lombardo, della Valtellina e delle montagne italiane. Dove c’è sviluppo e innovazione il nostro ateneo è in prima linea per offrire il proprio patrimonio genetico”.
A conclusione della presentazione le sagge parole del Professor La Torre: “Questi giochi sono nati sotto l’insegna di vincere una gara di qualità e per imparare a vivere nella velocetrasformazione dei nostri tempi”. Il punto di forza di questa candidatura è l’aver coniugato una grande città come Milano, che garantisce la tenuta organizzativa, a una città iconica come Cortina. Concorrente di Milano è Stoccolma, capitale della Svezia, nonostante abbiano inventato i giochi invernali, non hanno mai avuto l’occasione di ospitarli. Il dossier svedese è molto simile a quello italiano poiché le gare si articoleranno nel circondario di Stoccolma e prevedono la collaborazione di una piccola città simile a Cortina. Non ci resta che incrociare le dita ed attendere il pronunciamento del 24 Giugno.
Al termine della presentazione e delle foto di rito, abbiamo chiesto ad Antonio Rossi di lanciare un appello a tutti gli studenti universitari affinchè possano avvicinarsi di più al mondo dello sport in Ateneo: “Lo sport ti aiuta negli studi. Ti offre l’occasione di visitare paesi stranieri per vari tornei, prendiamo ad esempio le ragazze della pallavolo appena tornate vincitrici da Dubai. Fare gruppo con altri sportivi penso sia un modo di vivere l’Università diversamente e in modo più attivo”.
Nikita Benedusi
16 Aprile 2019