Si gioca alle 9.30 di prima mattina, ma poco importa: al Centro Sportivo Cambini Fossati le giocatrici di Statale e Cattolica sono accolte dal classico pubblico delle grandi occasioni, in un clima pronto a condurre una grande finale. In campo scendono due squadre di alta qualità, autrici di due ottime stagioni e pronte a superare il loro ultimo ostacolo per mettere finalmente le mani sul tanto ambito trofeo della Top League. A vincere, però, può riuscirci solo una squadra e questa, dopo una gara molto accesa, risulterà essere Statale, trascinata da un’entusiasmante Pratelli, autrice della bellezza di 28 punti, tra triple e ripartenze fulminanti. Tutta la squadra allenata da Tranza in generale, comunque, si renderà protagonista di una convincente prova di grinta e coraggio.
STATALE IN CRESCITA NEL PRIMO QUARTO
L’inizio gara vede le nostre biancoverdi subito molto attive, soprattutto in difesa, dove nel primo minuto vengono contenuti tutti gli attacchi di Cattolica. Poi, è Agnelli che con una grande incursione guadagna due liberi e ne realizza uno, sbloccando il punteggio. Cattolica, dal canto suo, dimostra tutta la sua grinta rispondendo con due liberi e un canestro in ripartenza, ma è tutto inutile quando un’altra grande incursione di Agnelli e una sua ottima girata sotto canestro ci riportano a debita distanza. Per farci tornare in vantaggio ci pensa poi quella che sarà la migliore di giornata. Dopo una veloce trama di passaggi è infatti Pratelli a realizzare un grande canestro. Questo, come altri a seguire, viene realizzato nel segno di uno dei marchi di fabbrica di Statale nel primo quarto: passaggio a tagliare dentro l’area piccola, cestista di turno a ricevere e finalizzazione ineccepibile. Approfittando del buon momento, Scala guadagna due liberi e li realizza entrambi, prima che di una fase di grande pressione da parte delle stataline, che recuperano più volte palla a rimbalzo e sfiorano tre volte il canestro. La sfortuna e la cifra di imprecisione in queste azioni si riscontra anche in occasione di altri liberi guadagnati ma sprecati nel resto del primo quarto, per quella che forse è l’unica vera pecca del primo quarto. Anche per questo motivo, quindi, Cattolica prova a sfruttare il nostro impasse tornando in vantaggio. Ma è tutta un’illusione. Infatti, Pratelli comincia il suo show, dando seguito ai suoi primi due punti con una sensazionale tripla con ciuff capace di infiammare il pubblico. In seguito, dopo che le rosse, questa volta, sbagliano due liberi, noi con un’ottima ripartenza le puniamo ancora con Pratelli. Proprio lei, poi, è fondamentale su una loro ripartenza nel finale grazie a un provvidenziale anticipo, sintomo di un nostro generale protagonismo in difesa a suon di continui recuperi. Il primo quarto. dunque, finisce 8-12 per noi. La gara si è messa bene.
SECONDO QUARTO
Nella ripresa, coscienti della breve distanza tra le due squadre, le canotte rosse ripartono subito bene attaccando con convinzione. Dopo un altro libero sbagliato da loro, però, recuperiamo palla e sulla ripartenza in solitaria una sempre molto tecnica Pratelli, dopo un ottimo cambio di direzione, sotto canestro realizza implacabilmente. Cattolica, però, risponde benissimo segnando quattro punti di fila e tornando a -1. Quando la gara sembra mettersi male, tuttavia, ecco che Motalli sfiora un la tripla, per un fallo antisportivo subito guadagna tre liberi e ne realizza uno. Un solo punto, ma comunque un segnale. I duelli, intanto, sono sempre più accesi e la partita è abbastanza fallosa, con le due squadre che a volte si contendono la palla per terra, a dimostrazione di quanta voglia abbiano di vincere. Poi Motalli, dopo il tentativo precedente, rompe gli indugi con una tripla splendida (anche questa con tanto di ciuff) e dunque andiamo sul 15-20. Cattolica non riesce a rispondere e sono diversi i canestri in ripartenza sbagliati, sia per eccessi di individualismo che per l’ottimo lavoro delle canotte biancoverdi in copertura. Al contrario, i nostri contropiedi sono efficaci e si concludono sempre con quello scarico all’ultimo ogni volta decisivo, come succede nel canestro di Scala, capace di indirizzare il match sempre più a nostro favore. Poi quando Pratelli riparte, come succede poco dopo, qualcosa di buono esce sempre: se stavolta non arriva il canestro, comunque, guadagniamo due liberi realizzati entrambi dalla numero 64 con ciuff e, soprattutto, freddezza estrema. Due altri loro punti nel finale non cambiano così la sostanza: il quarto finisce meritatamente 17-24 per le stataline.
TERZO QUARTO
Il terzo quarto per Statale può essere quello per fuggire nel punteggio e così, dopo un minuto senza canestri, la solita Pratelli rompe l’equilibrio prima di due punti di Cattolica. Poi, un ennesimo guizzo di Motalli porta al tiro Scala, che guadagna due liberi e ne realizza uno. Pratelli, sempre più in trance agonistica,realizza successivamente l’ennesima tripla con ciuff ancora, infiammando ancora di più un pubblico biancoverde sempre più in estasi tra un coro e l’altro. Come se non bastasse, l’MVP si ripete allo stesso modo una decina di secondi dopo, dimostrando di essere davvero di un’altra categoria. Sul 33-19 sembra ormai tutto scritto. Statale, però, non demorde, approfittando di un evidente scollamento di Cattolica, prossima a chiudere il periodo con appena 6 punti all’attivo. Anche Buzzi, così, quando manca un secondo alla fine di un possesso statalino, realizza una tripla. Cattolica che sembra alle corde e sempre più travolta da una Statale implacabile, realizza un canestro ma siamo ormai sul 21-36. Poi, per finire, torna a fare punto Agnelli e dopo un’ottima fase difensiva nell’ultimo minuto di gioco realizziamo un libero con Matteucci, avvicinandoci a quota 40. Un ottimo quarto finisce così 23-39.
ULTIMO QUARTO
Nel finale non si prevedono grandi capovolgimenti di fronte ma Statale, pur giocando sul velluto, non cala in concentrazione. Pagliula, così, fa due punti in contropiede con un ottimo terzo tempo ed èseguita da Scala dopo l’ennesima azione avvolgente. Le stataline si portano quindi a +20, ma non per questo si accontentano. Matteucci, anche lei trovatasi tutta sola, non sbaglia il 25-45 e Pratelli, alla prima palla ricevuta dal suo ritorno in campo, mette a segno due punti. La numero 64, ancora una volta, conferma le percentuali paurose in fase realizzativa della sua mattinata. A togliere ogni dubbio e a chiudere i conti del tutto ci pensa poi Motalli con la sua seconda tripla, anche questa, tanto per cambiare, con ciuff: 28-50. Un grave errore in attacco delle avversarie regala poi palla a Pratelli, capace di concludere la ripartenza con due punti e un libero guadagnato e messo a segno. Altri due punti dell’instancabile numero 64 regalano infine un epilogo più che dolce alle nostre e qualche punto a intermittenza serve a Cattolica solo per l’orgoglio. La partita finisce così 33-55 e la Statale è dunque campione!
LE PAROLE DI TRANZA POST-GARA
La Statale del basket femminile, dopo le rituali foto di gruppo, alza per la quarta volta consecutiva il tanto ambito trofeo dopo una grandissima finale. Di conseguenza, coach Tranza a fine partita non può che fomentare questo clima di festa. Ecco le sue parole: «Oggi ritengo che abbiamo giocato la migliore partita dell’anno. Quale fattore ha inciso di più per prendere il largo? Potrei dire sicuramente che in primo luogo ha influito la difesa. Tenere Cattolica a 33 punti in una finale non è una cosa che riescono a fare molte squadre del nostro campionato! In questo modo abbiamo potuto giocare in attacco molto fluidamente, quasi sempre partendo da rotture del loro gioco. Se abbiamo lavorato specificatamente su questo? Posso dire che abbiamo stabilito una filosofia per quanto riguarda situazioni di P&R, ma abbiamo curato soprattutto la ricezione dei lunghi e la posizione dei difensori sul lato debole. Ma è stato decisivo anche il ritorno dall’erasmus di Chiara Scala!».
Una vittoria del genere, indubbiamente, va anche oltre a questo: i sorrisi a fine gara delle giocatrici, come quelli nei vari break, sembrano testimoniare la forza del gruppo. Su questo punto anche Tranza non ha dubbi: «Esco un po’ dall’aspetto tecnico: quest’anno la mia vera vittoria è arrivata a prescindere dai trofei vedendo le ragazze tutte felici nel giocare a pallacanestro, venire ad allenarsi e creare un bel gruppo di amici, prima di tutto. Sarò sempre grato a loro per questa esperienza, in cui mi sono state davvero vicine». Se queste saranno parole o meno d’addio ce lo potrà dire solo il tempo: nel frattempo, però, il coach e le sue giocatrici salutano la stagione con il sorriso…e da campioni!
Di Martino Giannone.
1 Luglio 2024