BARCELLONA – Statale: il basket maschile fa sognare, il calcio femminile ancora una volta protagonista
È metà novembre, è tempo di Wiuc (World InterUniversities Campionship). Le sveglie di Statale suonano, è tempo di imbarcarsi, è tempo di volare in Catalunya. Il torneo internazionale è ormai diventato un appuntamento fisso, atteso e ambito durante tutto il corso della stagione. In questi ultimi due anni è divenuto la posta in palio di tanti tornei interni, permettendo di dare vita a sfide ad alta intensità ed emozione. La famiglia Statale vola portando con sé tre squadre di calcio a 5 maschile, una di femminile, una di volley femminile e due di basket maschile. Al fianco degli atleti anche diversi dirigenti e organizzatori, che hanno permesso che tutto questo potesse essere raccontato.
L’onda verde Statale atterra a Barcellona, ma è costretta a dividersi tra i campi di basket e volley del CEM Olìmpics e quelli del CEM Marbella, con vista mare, in cui si disputano le gare di calcio a 5. È un tripudio di colori, stampati sulle bandiere, sulle maglie, sulle pelli. Quando si dice che lo sport è in grado di parlare a tutti la stessa lingua, bè, Wiuc è questo.
Le strade possono dividere i corpi ma non i cuori. La finale delle ragazze del calcio femminile ne è stata la conferma. Parte della famiglia verde è arrivata fino al Litoral Avenida per portare sostegno alle proprie ragazze che hanno cercato con una partita folle di riconfermarsi campionesse.
I ragazzi del calcio maschile erano ripartiti in tre formazioni: Statale 1 è la formazione di Medicina che ha vinto la Champions League; Statale 2 rappresentata dai ragazzi di scienze motorie che hanno vinto i CDF e, infine, Statale 3, è la squadra che si è aggiudicata la prima edizione dell’All You Can Soccer disputato a maggio. Gironi diversi, ma stessa voglia di fare bene da parte di tutte le formazioni. Iniziano i ragazzi di scienze motorie che perdono di un solo gol contro Pontoise. Colpa probabilmente del poco tempo a disposizione per riscaldarsi ed entrare in clima torneo; a dimostrazione del potenziale dei ragazzi vi è la partita seguente che termina con una vittoria netta di 10 a 1 sul Pakistan. I ragazzi di Medicina, invece, iniziano la loro avventura contro Praga, di cui subiscono il gioco senza riuscire mai a entrare in partita. Vengono sconfitti per 5 reti a 0, pagando probabilmente lo scotto di un torneo internazionale che fino a quel momento avevano solo potuto immaginare. La statale 3 si gioca la prima contro Paris, inizialmente in svantaggio, riesce a recuperare e agguantare il pareggio, arrivando al fischio finale sul 3 a 3. I ragazzi di scienze motorie intanto si giocano il passaggio del turno, ma nonostante l’innesto di Nelson e una buona gara di Citterio, escono sconfitti di un gol e vengono eliminati. I ragazzi di medicina vincono 9 a 1 la seconda, cercando di fare molti gol per passare come miglior terza. Si devono però arrendere nell’ultima gara perdendo 3 a 1, incassando due gol molto belli che non lasciano spazio al rimpianto. La statale 3 vince a tavolino l’ultima gara 3 a 0, ma questo risultato si dimostra beffardo in quanto non permette loro di passare per un solo gol di differenza.
Nicoletta Panunzio, responsabile delle squadre: “è stata un bella esperienza, i ragazzi hanno dato tutto in campo, sia chi era già abituato a calcare questi terreni, sia chi era alla sua prima volta. Peccato per non aver passato il girone, ma è stato bello vedere così tanti ragazzi scendere in campo per i propri colori, e soprattutto, vederli difendere con orgoglio”
I risultati del volley femminile sulla carta appaiono pesanti, ma è bene comunque raccontare l’avventura di un gruppo di ragazze provenienti da squadre e ambienti differenti dell’università che si sono trovate per la prima volta insieme sul rettangolo di gioco. La prima gara contro West Bohemia Pilsen mostra proprio questo, una squadra avversaria molto più organizzata e in sintonia che si impone per 2 set a 0 sulle nostre ragazze. La seconda gara con Moscow, dal risultato analogo, mostra un’avversaria dal potenziale totalmente diverso, che ha mostrato una modalità di gioco degna di una squadra di club di buon livello. L’ultima gara con Sorbonne regala una soddisfazione alle ragazze di Statale, che portano a casa la vittoria e la sensazione di aver vissuto comunque una esperienza nuova e indimenticabile.
Il responsabile Gabriele Alberici: “siamo partiti svantaggiati perché mancava un palleggiatore di ruolo, ciò ha limitato tutto il potenziale delle ragazze. Si sono affrontate a viso aperto squadre molto organizzate. Contenti comunque di aver partecipato e aver mostrato alle ragazze anche una pallavolo che magari non siamo abituati a vedere”
I ragazzi del basket maschile erano suddivisi in due formazioni: Statale 1 in girone con Praga, Le Creusot (Francia) e Bratislava; mentre Statale 2 si è ritrovata in un girone di ferro contro Praga, IESEG Parigi e i campioni in carica di Pula (Croazia). La prima formazione ci mette tanta voglia e impegno, ma purtroppo ha lasciato desiderare nelle rotazioni difensive e si è dovuta inevitabilmente arrendere allo strapotere fisico delle squadre avversarie. Tre sconfitte su tre gare disputate, ma con la consapevolezza partita dopo partita di essere migliorati nella gestione della palla e del gioco. Statale 2 invece ci racconta un’altra storia, vince la seconda partita contro Parigi e nella terza gara si gioca il passaggio del turno contro i campioni in carica di Pula. È una partita da dentro o fuori, e i nostri decidono a pugni chiusi di rimanere. Primo tempo finisce 24 a 10 per i giganti croati e le speranze di Statale rasentano lo zero. Nel secondo tempo gli avversari fanno solo due punti e si devono inginocchiare ai nostri, che senza chiedere permesso li buttano fuori dal torneo. Passaggio del turno, dopo aver vinto a fatica con Parigi, e l’avversaria è la Lituania, che verrà incoronata campione del torneo. Non c’è stata partita, la superiorità avversaria è stata netta. Un applauso a loro, ma soprattutto a noi.
Il responsabile Simone Facchetti: “i ragazzi ci hanno regalato grandissime emozioni, a questi livelli non si può pensare di fare meglio di così. Questo è un risultato importante e positivo, a volte anche se non si sale sul podio, si vincono gare che valgono forse di più di una medaglia o una coppa. Torniamo a casa felici”
È sabato, sono le 14, e dalle tribune del palazzetto di Litoral Avenida si intona con la mano sul cuore un inno che termina con un “sì”. È l’Italia che chiama e le ragazze del calcio femminile sanno alla perfezione che “sì, insieme si può”. Perché l’equipo, così è conosciuto da tutti, ha dimostrato in tantissime altre occasioni di potercela fare anche quando le avversarie sono superiori nel gioco e nel fisico. La famiglia verde si riunisce per le proprie ragazze, che dopo esattamente un anno tornano a scendere in campo, dopo aver già inciso il proprio nome sulla coppa. È Pilsen West Bohemia a imporsi per 3 reti a 2, dopo una partita surreale. La bella doppietta di Bassi non basta alle ragazze di Statale.
Il capitano Ludovica Poles: “Cosa poter dire di un gruppo che su cinque tornei internazionali ha centrato cinque finali? Siamo molto legate, ci aiutiamo tanto. A volte si vince a volte si perde, a volte è questione di gioco, altre di episodi. È andata così stavolta ma usciamo a testa alta e senza rimpianti, coscienti come sempre di aver dato tutto, se non di più”
Le ragazze in maglia verde si tengono per mano e saltano verso i propri tifosi con un grande sorriso sul viso. Perché loro amano in modo viscerale la loro maglia. Questo attaccamento e questa energia arriva anche sugli spalti, e allora si può tornare a Milano, con una coppa, ma soprattutto con la consapevolezza che insieme si può tutto e che anche se si è persa la battaglia, in fondo si è vinta la guerra.
L’onda verde Statale atterra e torna a casa, nei propri campi milanesi, pronta a raccontare a tutti quanto sia incredibilmente bello e pazzo lo sport. Wiuc è stato questo, e se possibile, molto di più.