CNU – Giornata appassionante a L’Aquila. Sfuma la finale per il volley femminile. Oro nel tiro a segno, il rugby dà una grande dimostrazione.
Volley femminile – Il team di volley femminile affronta il CUS Venezia in trasferta per poter staccare il biglietto per la finale. CUS Venezia si presenta alla partita come vincitrice del proprio girone davanti a CUS Bergamo con 257 punti fatti e solo 154 subiti. CUS Milano invece arriva all’incontro come seconda del girone con 217 punti totalizzati e 198 subiti. La partita che è andata in scena questo pomeriggio era sicuramente da vietare a chi ha problemi di cuore.
Già dai primi scambi si preannuncia un incontro con il coltello fra i denti. Nessuna delle due squadre si impone anche se Milano rimane sorpresa del livello di gioco del Venezia. Dopo essere andati sotto di due punti sul 8-6 la squadra del biscione rientra in partita e si porta avanti per 10-14. Livia Tresoldi è fondamentale sia a muro che in schiacciata riconfermandosi risorsa fondamentale nell’organico milanese. Da segnalare anche la magistrale prestazione di Annalisa Brutti che firma il punto del 14-20 con un muro-difesa. Se ne occupa Tresoldi a regalare il primo set al nostro team, primo tempo che finisce quindi 17-25.
Il secondo parziale vede sempre Milano condurre con successo la partita, si mantiene a due punti di vantaggio dal Venezia che in ogni caso non crolla moralmente e continua a crederci. Anzi la squadra della Serenissima inizia a carburare e a mettere sempre più in difficoltà i rosso crociati. Il primo sorpasso avviene sul 16-14 ma viene immediatamente colmato. In questo frangente è Milano ad avere quel tocco in più che assicura anche il secondo parziale (21-25) . La squadra lombarda è a un passo dalla finale.
Venezia inizia il terzo tempo con un registro completamente differente, il fattore psicologico è un forte stimolo. È la squadra del San Marco ora a condurre con decisione, in particolare Masiero Marta è prodigiosa a muro e conquista la maggior parte dei punti. Milano sembra meno lucida in questa fase mentre Venezia è risorta dalle ceneri. Colpevole anche la squadra meneghina che non cambia strategia, continua a schiacciare sulla prima linea anziché in diagonale rendendosi così prevedibili. Mette poco la palla a terra e batte in maniera troppo facile. Terzo tempo che finisce con un eloquente 25-17.
Quarto set. Venezia ora ci crede e trasforma ogni occasione in punti, raggiunge anche la palla più difficile e costruisce pazientemente l’azione. Milano fa fatica a gestire il match e non riesce a prendere saldamente in mano le redini della partita. Venezia conduce con intelligenza e caparbietà, anche se si fa rimontare allunga sempre il passo. Milano passa in vantaggio sul 18-20, il punteggio arriverà fino al 23-23, cosa che fa tremare le mani al pubblico milanese, bastano due punti e siamo in finale. Due schiacciate dalla seconda linea di Masiero Marta e Tartaglia Diletta regalano il set a Venezia, ora ci si gioca il tutto e per tutto nel quinto set.
Le due squadre si rincorrono per i primi 14 punti del set. Si arriva così ai vantaggi, sul 17-18 sarà il soffitto a vanificare le speranze di chiudere qui questa battaglia. Un’incomprensione nella nostra metà porta avanti Venezia per 18-17, una schiacciata out smorza gli animi e riporta in campo la parità. Giulia di Luccio a muro si rivela prodigiosa e riporta Milano in vantaggio. La partita è fatta di scambi interminabili, prima Venezia passa in vantaggio, poi lo fa Milano e ancora viceversa, il match si trascina così fino al 22-22. Una schiacciata di Tresoldi esce dal rettangolo portando la squadra della Laguna in vantaggio. Uno schiaffo troppo potente alla sfera non permette un buon controllo a Giulia di Luccio in bagher. Le speranze milanesi per la finale vengono soffocate dalle lacrime. Ottima ed emozionante prestazione delle nostre ragazze che hanno lottato fino alla fine, complimenti a Venezia che ha dimostrato che nello sport niente è impossibile e che non bisogna mai mollare.
Buone notizie dal tiro a segno dove lo statalino Andrea Ravagnani, alla prima esperienza ai CNU, riesce ad occupare il terzo posto con un punteggio di 597.8. Da cecchino la prestazione di Gianluca Soldavini che si laurea Campione italiano universitario con un punteggio di 609.5. Ravagnani, Soldavini e la statalina Pizzimenti Angela regalano a Milano anche l’oro a squadre.
Rugby a 7 – Per i quarti di finale la squadra rosso crociata affronta il CUS Venezia in una gara tiratissima. La situazione viene risolta da Vinci che sigla una meta nell’ultima azione utile portando il proprio team in semifinale con il punteggio di 15-12. La semifinale viene disputata egregiamente contro un ottimo gruppo come è quello di CUS Udine. La squadra del serpente riesce ad imporsi su quest’ultima per 19-10 andando così ad affrontare i campioni in carica del CUS Parma per il titolo. È Parma ad andare avanti dopo 30 secondi di partita, sulle fasce ha giocatori troppo veloci in progressione, Milano invece fa più fatica ad innescare i suoi trequarti. Punteggio che si rende subito pesante che vede il team bianco-verde andare sotto di 15 punti a zero. I nostri ragazzi però non demordono e rientrano in partita e siglano due mete e una trasformazione avvicinandosi sempre di più, il tempo però non è dalla loro parte. Al Parma basta temporeggiare un po’ per portarsi a casa il secondo titolo nazionale consecutivo. Complimenti ai nostri ragazzi, una medaglia d’argento che vale molto di più di quanto pesi, l’importante è avere un gran cuore.
Bene anche i ragazzi del basket che hanno affrontato oggi CUS Napoli che conclude l’avventura ai CNU con zero vittorie. I ragazzi di Jngo Finkelberg raggiungono così la semifinale battendo Napoli per 88-81 firmando così tre vittorie su tre. Confidiamo tantissimo in loro dato che sono l’ultimo team milanese a poter puntare all’oro nelle discipline a squadre. Vamonos Statale!