È la sfida della svolta per entrambe, quella per ritrovare i ritmi delle prime della classe: al Crespi, con questa convinzione, sia Statale che IULM si preparano a dare tutto in campo. Si preavvisa così una sfida alla pari senza esclusioni di colpi, tra due squadre partite con il freno a mano nelle prime 4 partite ma decisamente pronte a riscattarsi.
PRIMO QUARTO, CHE SHOCK!
A prescindere dallo sport, molte volte, le partite si vincono nei primi minuti. Per come andrà la partita, questo è uno di quei casi. Considerando l’attivo totale di tre punti maturato negli altri periodi, lo svantaggio che matura in questa fase è forse quello decisivo per la sconfitta. La partenza, in tal senso, è piuttosto complicata: subiamo fin da subito diversi punti avversari e soffriamo IULM anche sul piano del gioco, non riuscendo a tenere testa alle loro veloci azioni offensive. Noi, invece, continuiamo ad attaccare con immane fatica e, ad eccezione dei due punti di Sotgiu, non riusciamo ad incidere.
Il primo quarto, quindi, lo chiudiamo con un netto svantaggio di 12-2. L’allenatore Tranza, tuttavia, non si perde d’animo e prova a spronare le biancoverdi nel break, dicendo di non perdere la concentrazione. Le sue parole sono chiare: “è come se fossimo ancora sullo 0-0”. Statale, con questo spirito, si prepara al nuovo quarto, cercando di fare tabula rasa.
SECONDO QUARTO IN RIPRESA, MA NON BASTA
Nel secondo periodo ripartiamo forte con Adriantsoa che spesso recupera palla ed effettua diverse ripartenze rapide. Si apre così un momento favorevole dove impostiamo la nostra rimonta coraggiosa, anche se le avversarie rispondono presto ai nostri punti. In ogni caso, nonostante la loro precisione sotto canestro (il vero fattore favorevole della gara di IULM), è sempre una debordante Adriantsoa a prendersi la scena: prima, ancora una volta, con l’ennesimo contropiede e un terzo tempo perfetto e dopo con due liberi guadagnati allo stesso modo (uno realizzato). Sulla scia dell’entusiasmo, Marazaeva realizza una tripla splendida, anche se è solo un’illusione: IULM, infatti, si porta di nuovo a +10, superando l’impasse di metà quarto. Non basta così neanche l’ottimo impatto di Boni, capace di segnare 2 punti e, contemporaneamente, di guadagnare e segnare con ciuff un libero: IULM si tiene a debita distanza e a due minuti dal termine vanno addirittura a +11. Gli ultimi secondi, così, non regalano troppe emozioni: dopo aver sfiorato la tripla due volte, subiamo altri punti, di cui 2 al suono della sirena. La gara, probabilmente, si chiude già qui.
NULLA CAMBIA NEL TERZO QUARTO
La gara riparte nel segno della tensione e dell’equilibrio, dato che non viene segnato nessun punto per più di un minuto. Poi, dopo un simile stallo, è IULM a sbloccarsi con un libero. Noi, di tutta risposta, attacchiamo con vigore ma siamo imprecise sotto canestro. È Adriantsoa, ancora una volta, a prendersi e segnare un libero mal timeout siamo però sempre sotto,del doppio dei punti (26-13). L’impressione, comunque è che le biancoverdi continuino a crederci. Per ogni scelta giusta, però, purtroppo segue sempre qualche nostro errore: Boni, ad esempio, porta a termine con canestro una splendida ripartenza ma sbaglia due liberi appena guadagnati. La finalizzazione, in generale, è il nostro limite, a differenza di un tasso tecnico che non manca: ne è prova un’azione in cui Rossi è bravissima, su un altro recupero di Adriantsoa, a tagliare fuori un’avversaria lucidamente e ad appoggiare il punto che ci porta a -9, a un minuto e mezzo dal termine. Molta voce in capitolo ce l’ha anche tanta sfortuna, nonostante l’ottimo lavoro di Statale a rimbalzo e in ripartenza: IULM, invece, allunga e chiude il quarto sul 28-17.
TANTO ORGOGLIO NEL FINALE
L’ultimo periodo inizia con una ripartenza grintosa di Boni che poi segna dopo uno-due con una compagna, un ottimo taglio ed una precisa girata sotto canestro. IULM reagisce, ma Boni realizza altri due punti, Adriantsoa finalizza due altre ripartenze e arriviamo a 5 punti di distanza dal pareggio, una differenza mai così contenuta durante la gara. Le avversarie riprendono però terreno e lo fanno anche quando Sotgiu realizza un bellissimo canestro, quasi da tre. In breve tempo, quindi, tornano a 9 punti di vantaggio e con una tripla, di fatto, chiudono i conti prima di dilagare e andare a +14 : la delusione per un simile colpo è forte per Statale. La reazione d’orgoglio, comunque, arriva con Boni, l’ennesima ripartenza di Adriantsoa e un punto di Fatai a rimbalzo. Una tripla meravigliosa della solita Adriantsoa, inoltre, ci fa tornare a -6 e lo stesso vale anche per quella di Boni, che dopo un loro canestro ci riavvicina a -5 nell’ultimo minuto. Ma è tutto inutile: perdiamo 47-40 e lasciamo il campo con una sconfitta. Un finale di grande grinta, alla fine, non basta.
LE CONSIDERAZIONI DI TRANZA
Il parere di Tranza a fine partita, nonostante il ko, non è totalmente negativo. “Per questa sconfitta sono onestamente dispiaciuto, perché chiaramente potevamo anche vincere. In ogni caso sono fiero che le giocatrici presenti, peraltro orfane dei loro punti di riferimento tutti assenti per infortuni vari, non si sono date per vinte. Infatti, hanno comunque dato tutto e per questo siamo rimasti aggrappati alla partita fino alla fine”. Le parole del coach sono chiare e non lasciano spazio ad equivoci: il carattere di questa squadra non manca e la prossima partita contro Bicocca, se affrontata correttamente, potrà dimostrare che sconfitte come questa possono essere normali incidenti di percorso.
Di Martino Giannone.
25 Marzo 2024