BASKET – Bianca e Verde del basket si affrontano in uno dei derby più spettacolari di sempre
Tutto pronto all’Isu, si comincia. Ehm, no. “Raga, ci dobbiamo spostare al Crespi“. E via, a 100 metri di distanza. C’è chi prende le distinte, chi si infila il giubbotto. E chi riporta i tamburi sul furgone. No, non è uno scherzo: c’erano anche i tamburi, un vero clima da palazzetto. Ma non solo, anche le trombe. Quelle che a un certo punto della partita sono state caldamente invitate a essere “infilate nel c…ruscotto“. Sempre del sopra citato furgone, ovviamente.
Clima da derby, clima da grande partita, atmosfera che solo la Statale è in grado di regalare a questi Campionati Milanesi Universitari. E venendo al basket giocato, lo spettacolo non è di certo mancato. Dopo la sorpresa iniziale, pronti via ed è servita la seconda. La Verde realizza il primo canestro della serata, ed è subito show. Dagli spalti vengono lanciati tantissimi pupazzi, tutti da destinare in beneficenza. È il “Teddy Bear Toss”, iniziativa che nei palazzetti di tutto il mondo sta prendendo largamente piede. Dopo il primo canestro, gli spettatori lanciano in campo i propri pupazzetti, tutti da destinare a varie associazioni che si occupano di bambini. E ancora una volta, la Statale si è dimostrata capofila nel mondo universitario di questa meravigliosa iniziativa.
Dopo lo svantaggio iniziale, la Bianca inizia a premere sull’acceleratore. Belotti prende per mano i compagni, che con un’ottima percentuale di realizzazione distaccano fin da subito gli amici/nemici della Verde. Ma lo spettacolo è nello spettacolo: a due secondi dalla fine Datteo mette una tripla che manda a referto il primo quarto sul 21-10, per la gioia del papà che può dare, come sempre, decibel e ritmo sugli spalti.
Parte il secondo quarto e boom! Il primo botto di capodanno parte da via Valvassori Peroni. Ci avevano promesso sorprese. E così è stato. La Verde sembra una squadra diversa, mette alle corde la bianca e come in ogni racconto natalizio (giusto per rimanere in tema) di Charles Dickens, trasforma in magia ogni suo gesto. I canestri si susseguono, la difesa è in grado di bloccare anche la nebbia che fuori dal centro sportivo comincia ad aleggiare. Un parziale paz-zes-co di 22 a 7 ribalta completamente l’andazzo della gara: dopo i primi due quarti è la Verde che comanda, 32 a 28.
Nel terzo quarto ci si aspettava forse una reazione più determinata della Bianca, stile Verde nel precedente parziale, ma il match risulta invece aver raggiunto un livello di sostanziale equilibrio. Fermi tutti, che qui nessuno si è annoiato durante il match. I ragazzi in campo si stavano semplicemente preparando al gran finale, allo spettacolo che deve tenere incollato il pubblico alle gelide “sedie” del Crespi. E prendeteci in parola: ci voleva davvero uno spettacolo come quello che il derby ci ha regalato per resistere senza battere ciglio, nonostante i 2 gradi che la serata milanese ci ha offerto.
Nell’ultimo quarto arriva finalmente la reazione della Bianca: cuore, determinazione e spirito di squadra permettono agli uomini di coach Facchetti di ritornare in partita. Gli ultimi due minuti sono da vivere con il cuore in gola, a ritmi elevatissimi. Non solo tecnica, tanta tattica. Ma fino a due secondi dalla fine niente è ancora scritto. Il risultato è di 61-58 in favore della Bianca, suona la sirena nell’esatto momento in cui la Verde tenta il tiro della disperazione dalla propria metà campo. FERRO. E poi silenzio. Vince la Bianca, per circa due centimetri che nel mondo dello sport a volte possono valere come un abisso.
Nota del redattore a margine dell’articolo. Mi sarebbe piaciuto dare a questo pezzo il titolo “La Bianca realizza il sogno della Verde“. Ma non sarebbe stato giusto per lo spettacolo che entrambe le squadre, vinte e vincitori, hanno offerto in campo. Ve lo scrive un calciofilo. Ha vinto la Statale. Poco importa se Bianca o Verde. Ha vinto la Statale.
VOCI DAL CAMPO
Simone Facchetti, coach Bianca: “Una bella partita, che ha dimostrato come il derby non è mai da considerare scontato. Molto bene il primo quarto, abbiamo cercato di ammazzare subito il match come avevo chiesto ai ragazzi. Ma il secondo quarto l’ha riaperta, colpa di un calo di concentrazione generale. Abbiamo avuto buchi difensivi importanti, che ci hanno portato anche sotto di 10 punti. Stesso errore commesso con Naba, ma ieri sera ci è andata bene. È stato davvero un gran bel derby, sono molto contento di come la Verde stia andando quest’anno, mi sono divertito tantissimo ieri sera: onore a loro!”
Federico Tronti, coach (per l’occasione) della Verde: “Per le condizioni in cui ci siamo presentati, senza l’allenatore (Alberto Testa, a casa con la febbre ndr), abbiamo fatto il massimo che potevamo. Per grossi tratti della gara potevamo davvero vincere. La loro differenza l’ha fatta la differenza della Bianca. Non c’è stato nei nostri un migliori in campo: sono stati tutti i migliori in campo questa sera“.
21 Dicembre 2018