BASKET – Due strategie, due diversi punti di vista: gioco corale contro gioco individuale
Potremmo riassumere in modo veloce la partita di giovedì 29 novembre, tra la squadra femminile di basket della Statale e quella della Bicocca, citando queste due filosofie. Il match, primo del Campionato Universitario, che è andato in scena al Crespi tra le Verdi (le nostre guerriere) e le Bianche vedeva contrapposte da un parte una squadra basata sull’assenza di un perno centrale a cui fare riferimento, e dall’altra tutto l’opposto.
Azioni costruite a partire da tutte (noi) contro azioni costruite a partire da poche (loro). Nulla di sbagliato da entrambe le parti, solo due modi, per necessità o fortuna, di impostare la partita. Lo score del primo quarto segna un 7 a 12 per la Statale, con sei delle nostre a canestro. Buon gioco da entrambe le parti: veloce, equilibrato e dinamico. Nelle avversarie spuntano subito all’occhio la 52, Longoni a referto, e la 16 , Daniel, rispettivamente per tecnica e velocità la prima, e per imponenza fisica sotto canestro la seconda. Una è una scheggia con la palla tra le mani in attacco e l’altra è una sicura torre in difesa. Bei problemi. Le Verdi se ne rendono subito conto e mettono giù le contromisure. Giocano unite, tranquille, con le giuste marcature e le dovute precauzioni alla conclusione. Cuciono la partita e portano a casa anche il secondo e terzo quarto con un 28 a 42 che non ammette repliche.
Le avversarie si battono, ma arrivano poco ai punti, a parte qualche giocata ispirata tirata fuori magicamente dal cappello. La stanchezza fiacca, la vittoria sicura è a portata e l’ultimo quarto si trasforma in quella che potrebbe essere la rovina della Statale. Le Bianche imbroccano una fila di canestri che lascia spiazzate le nostre ragazze. Un passo falso che viene recuperato con cambi oculati e il ritorno della giusta concentrazione. 46 a 52 e la prima partita del Campionato è assicurata. «Ci sarà tanto da lavorare – commenta Isa Centofanti a fine partita – ma per essere la prima è andata più che bene. Dobbiamo essere più solide in difesa, a volte abbiamo permesso certi canestri come se non fossimo in campo. D’altronde però mi è piaciuto molto lo spirito delle ragazze: una squadra unita nonostante abbiano provato poco insieme». Che dire, Bicocca ha un paio di elementi interessanti che se sfruttati meglio potrebbero diventare pericolosi, ma se lo spirito della Statale rimarrà questo, non dovremmo preoccuparci.
Mattia Russo

4 Dicembre 2018