BASKET – Sconfitta amara in semifinale per la Statale Verde, che perde contro Naba. Niente derby in finale
Spesso si dice che il campione è colui in grado di vincere anche quando gioca male, che nonostante una giornata in cui tutto va storto riesce in maniera anche rocambolesca ad uscire dal campo con le mani in alto invece che con la testa bassa. Se questo è vero, per la Statale Verde il percorso di crescita non è ancora terminato, come testimonia la dolorosa sconfitta subita nella semifinale di Winter Cup 2019, subita contro NABA 57-52.
Eppure fin dall’inizio della stagione i risultati sembravano confermare come i progressi visti lo scorso anno sembravano portare effettivamente i loro frutti, con belle vittorie ed un gioco che a tratti convinceva pure per fluidità ed efficacia. Poi venne il Derby, perso per un soffio contro la Bianca. Da lì il meccanismo ha subito qualche rallentamento, per poi perdersi strada facendo con vittorie risicate e sconfitte molto amare. La semifinale contro NABA ha di fatto riproposto questo scenario, con la verde che, pur comandando il match per un buon spezzone di partita, non è mai riuscita a dare il colpo di grazia, alimentando in questo modo le speranze di NABA che, punto dopo punto, ha ricucito lo svantaggio fino al “clamoroso” sorpasso realizzato proprio nei minuti finali.
La Verde di fatto non gioca male, e non è un caso se il primo tempo termina con un vantaggio di ben dieci punti (31-21). Ma forse è proprio questo vantaggio che addormenta un po gli animi, impedendo di godere di quella scarica di adrenalina che avrebbe potuto consentire agli statalini di chiudere definitivamente il match già nel terzo quarto. “Ci siamo resi conto – ci racconta a fine partita il Responsabile della Verde Alberto Testa – che facevamo troppa fatica in attacco, appoggiandoci spesso sulle abilità dei singoli piuttosto che su di una manovra di gruppo”.
Nel secondo tempo si consuma il dramma. NABA non molla e, spinta forse più dalla fisicità dei singoli che da una vera preminenza tecnica, comincia a farsi forza dell’imprecisione in attacco della Verde ricucendo punto per punto lo svantaggio, riuscendo ad arrivare all’ultimo quarto con uno svantaggio di un solo possesso che poi si traduce in vantaggio quando mancano appena due minuti sul cronometro. La Verde qui, come ci conferma anche Alberto, smarrisce la concentrazione e con essa anche la tecnica, finendo per cedere di testa agli avversari che a fine partita festeggiano una vittoria insperata e impossibile da immaginare anche solo cinque minuti prima.
“Ci siamo fatti prendere dallo sconforto. Probabilmente eravamo anche stanchi, ma ci è mancata proprio la capacità di fermarci, riprendere fiato, e continuare a giocare. Abbiamo perso lucidità e non siamo più riusciti a restare nel match, perdendo troppo tempo a pensare al vantaggio perso che a mantenere le distanze. Persa l’inerzia abbiamo perso la partita, e su questo dobbiamo ancora lavorare”.
Riccardo Sozzi
10 Marzo 2019