Calcio a 5 – Non ancora riescono ad ingranare le calciatrici stataline nel campionato universitario, superate da Cattolica.
Un fischio deciso. La palla si ferma. Il tabellone segna 3-1.
È quel fischio a porre fine alla partita, a confermare un risultato che non può non essere percepito con amarezza dalle giocatrici bianco-verdi e dai loro tifosi. La partita è stata giocata bene, non ci sono stati momenti di grossa difficoltà e le ragazze meritavano un esito decisamente migliore.
Le parole del responsabile Nicolò Gelao sono piene di orgoglio e speranza nell’analizzare un percorso di crescita ben definito. Le ragazze sono state capaci di recepire tutte le indicazioni e di interpretare bene la gara creando importanti occasioni.
I goal subiti più che di errori sono frutto di specifiche circostanze e singoli episodi. In particolare, l’infortunio del portiere ha permesso alla Cattolica di segnare la prima rete, mentre l’occasione del terzo goal è stata creata su un’azione nata da una deviazione fortuita.
Le sconfitte servono per imparare e migliorarsi, aumentando un bagaglio di esperienze dal valore inestimabile su cui si può costruire la prospettiva di un futuro vittorioso.
È proprio sul domani che gli occhi della squadra femminile di calcio dell’Università degli studi di Milano sono puntati. Ora la massima attenzione è rivolta al prossimo scontro con IULM per confermare quel terzo posto che aprirebbe la strada alla semifinale proprio contro Cattolica.
Queste prossime sfide dovranno essere affrontante dalle stataline con un rinnovato spirito, arricchito e non condizionato dalle precedenti partite.
È un obiettivo difficile e la squadra deve certamente migliorare sotto molti aspetti. La strada che, però, porta alla vittoria dei CMU non sembra essere irraggiungibile e il coach bianco-verde è fermamente intenzionato a percorrerla.
Erica Rovera
24 Marzo 2022