Centro Sportivo Crespi, ore 21 di martedì 21 maggio: tutto è pronto per il fischio d’inizio. Statale e Cattolica sono pronte a darsi battaglia per la semifinale dei playoff. Quella che sta per andare in scena, però, è purtroppo una delle poche debaclesdi stagione per le ragazze allenate da Giordi. Le biancoverdi, infatti, si devono arrendere al cospetto di un’organizzata Cattolica dopo una prova, comunque, viziata da qualche errore di troppo in attacco.
PRIMO TEMPO DI RINCORSA, MA CI SIAMO
Nelle gare decisive si sa: per superare l’impasse della pressione iniziare bene nei primi minuti è fondamentale per poter contare sulla fiducia. Statale lo sa e infatti comincia nel modo corretto la gara, con un baricentro alto. Con un simile approccio, sfioriamo il gol con Ricci Grignolo, che costringe a una grande parata il loro estremo difensore, che si deve ripetere anche su un tiro di Wolde. Il gol sembra nell’aria nel momento in cui costruiamo altre due occasioni (di cui una dopo un recupero nella loro area) ma lo 0-0 persiste. Cattolica, quindi, comincia a macinare più gioco e costringe Fazzi al primo intervento, con la palla che va in calcio d’angolo. Sugli sviluppi di questo (quando siamo al sesto minuto), Cattolica, dopo aver perso e recuperato palla immediatamente, rimette un pallone in mezzo e a porta semivuota segna.
Proviamo quindi ad attaccare con più convinzione ma loro sono sempre veloci nelle ripartenze e più volte mettono in crisi Fazzi. Tuttavia,in occasione di una nostra rimessa (battuta da Laurito) al nono minuto, un malinteso tra il portiere e un difensore di Cattolica permette a un’astuta Wolde di toccare quanto basta con la punta per mettere fuori causa l’estremo difensore in rosso: è 1-1. Nell’azione successiva, le avversarie ci graziano sbagliando un gol a porta vuota su una fotocopia dell’azione del primo gol. Ricci Grignolo, ugualmente, non riesce a incidere in occasione di un uno contro uno davanti al loro portiere. Nel mentre sono tanti i duelli a centrocampo, mentre loro ripartono con i soliti dribbling insidiosi. La loro ala sinistra, dopo uno di questi, prende un palo, primache Acquistapace non incida sull’ennesima occasione propizia.
La difesa, in compenso, svolge un ottimo lavoro con dei bei recuperi, almeno finchè Cattolica con un altro guizzo individuale con la suolanon inganna un nostro difensore. Con il tocco di punta morbido successivo, infatti, la giocatrice in maglia rossa trova il gol del 2-1. Nel finale di tempo, Acquistapace non trova il gol per colpa di una parata avversaria ma proprio la numero 9, dopo un bellissimo dribbling in area, trova lo spazio per mettere la palla all’incrocio: arriva così il 2-2, quando siamo al ventesimo minuto. Come se non bastasse, in stato di grazia, la giocatrice rischia di ripetersi poco dopo, in seguito a un ottimo lavoro di pressing. Il primo tempo, però, finisce in parità.
FATALE IL TERZO GOL: CI ARRENDIAMO NELLA RIPRESA
Aver trovato un gol all’ultimo minuto del primo tempo può essere un grande incentivo in termini di entusiasmo. Il secondo tempo, invece, ci vede soffrire sin da subito: la pressione di Cattolica è asfissiante, così come avvolgenti sono invece le sue azioni corali. In questo frangente, solo Ballarino impensierisce la loro retroguardia, sfiorando subito il gol con un tiro in estirada che finisce fuori di poco, dando l’illusione del gol. La classica regola del “gol non fatto, gol subito”, ci punisce quindi al secondo minuto: le rosse costruiscono una delle loro azioni sulla sinistra, mettono la palla in mezzo e segnano a porta semivuota.
Noi, dal canto nostro, facciamo fatica ad attaccare e subiamo diverse ripartenze. Una di queste viene peraltro interrotta da un grande intervento di Wolde, autrice di un anticipo in velocità. Poco dopo, le biancoverdi vanno vicine al gol dopo un ottimo pressing: a impedirlo, però, ci pensa il loro portiere, abile nell’uscita su Acquistapace. Cattolica replica quindi con un’azione un po’ confusa che però porta a due pali consecutivi: è un campanello d’allarme, è così Statale, con molta attenzione, chiude bene ogni spazio, impedendo all’ateneo di S. Ambrogio di non colpire per un paio di minuti. Il pareggio sembra poi cosa possibile quando la solita Wolde mette fuori di pochissimo dopo un’imbucata centrale, frutto di un’azione ben costruita. Dopo l’illusione portata da un altro tiro da fuori parato, al 13’, tuttavia, Cattolica sfrutta una palla persa, attacca da destra, entra in area piccola e chiude virtualmente i conti con il 4-2.
Poi, dopo un tiro un po’ velleitario di Stucchi e l’ennesima buona uscita di Fazzi, al 15’ battiamo male un angolo e sulla ripartenza, ancora con un 2 contro 1, le rosse siglano il 5-2. Dopo una parata del loro portiere e una conclusione alta sopra la traversa, in generale commettiamo qualche errore tecnico di troppo che ci impedisce di ripartire con cattiveria e riaprire la gara. Le difficoltà sono acuite poi dal loro possesso palla e dalla buona gestione della stessa in attacco. Solo grazie a un’uscita incerta del loro portiere, Acquistapace recupera palla e trova spazio per il tiro, che però è centrale e debole. Anna Stucchi mette poi fuori e il fischio finale, nemmeno un minuto dopo, ci costringe alla resa.
L’INTERVISTA POST GARA
Non sempre le sconfitte servono a trarre bilanci totalmente negativi e così vale per le ragazze allenate da Giordi, autrici di una prestazione comunque all’insegna del sacrificio. Proprio l’allenatrice, a tal proposito, nonostante qualche appunto, segnala il buon lavoro delle sue giocatrici, anche nell’ottica dell’intera stagione. Queste le sue parole: «Oggi è stata una prestazione positiva per alcuni punti e negativa per altri. Sicuramente è stata una partita fisica giocata molto sui contrasti. Le maggiori difficoltà le abbiamo avute in attacco? Direi di sì, non abbiamo sfruttato le nostre occasioni e questo ha portato a loro ripartenze che abbiamo faticato a contenere. Nel due contro uno, poi, risultava loro facile arrivare davanti al portiere e scaricare all’ultimo. L’episodio che ha cambiato la gara? Il terzo gol, che inevitabilmente ci ha abbassato il morale. Abbiamo provato a pressare con risultati alterni e anche quando ci siamo riuscite, appunto, è mancato il gol». L’allenatrice chiude dicendo che sebbene sia un peccato non poter giocare la finale, comunque ogni giocatrice ha dato il suo contributo e le avversarie sono state semplicemente più brave e fortunate. «Questa è stata la partita che ha posto fine a un percorso positivo, anche con i nuovi innesti», chiude Giordi. «È stato un cammino durato un intero anno in cui le ragazze si sono state impegnate anche in altri campionati oltre al CMU». Chissà che i prossimi, dopo un’annata incoraggiante come questa, non ci possano vedere trionfare.
Di Martino Giannone.
4 Giugno 2024