Partiamo dai numeri: 5 come le vittorie consecutive dei biancoverdi in questo campionato (tutte le partite giocate, per inciso); 77, come i punti che Cattolica è riuscita a strappare ai nostri statalini, immagine di una partita giocata fino all’ultimo pallone; 95, come i minuti giocati in questa partita spettacolare. Dopo i numeri, le conclusioni: la Statale ha saputo sudare, ha saputo ricompattarsi dopo un set andato storto e infine ha saputo riprendere il bandolo di una matassa intricatissima portandosi a casa il match. La Cattolica rimane tra le squadre che più hanno dato del filo da torcere agli statalini: senza cambi, con un organico decisamente risicato, le casacche rossonere sono riuscite comunque a tenere testa a coach Piane almeno per i primi due set.
Ma dall’altra parte della rete, i 6 di Cattolica hanno trovato la legittima capolista. E si è visto: Capitan Azzoni è invalicabile a muro, il Vicinanza show comincia quasi subito con un’amministrazione in palleggio sicura e pulita, Andrea Sodini fa quello che gli riesce meglio in difesa: l’aspirapolvere, che non lascia scappare neanche un pallone. Il risultato? Una Statale che convince al 100% su ogni azione e che si porta a casa una vittoria importante per confermarsi alla guida del campionato.
EQUILIBRIO
Il primo set rende subito l’idea di una partita combattuta: il numero 12 in maglia rossonera, mette più volte in difficoltà la formazione statalina, tanto da costringere coach Piane ad un doppio cambio a metà set per mantenere il muro alto. Fuori Azzoni e Vicinanza, dentro Silvani e Cofano. La scelta è azzeccata: gli statalini prendono il largo e mettono in discesa lo score. Nell’ultima parte del set, Cattolica riesce ad accorciare un poco le distanze, portandosi sul 24-19. Non abbastanza per riaprire la pratica: un’invasione spezza le pretese di gloria e regala il primo parziale ad Azzoni e compagni.
Il secondo set si apre di nuovo con qualche difficoltà per gli statalini: le due squadre procedono accoppiate punto a punto per i primi minuti, con Cattolica che trova anche lo spazio per superare i ragazzi di coach Piane sull’11-8. Poi però ci pensa Raul Spanò a caricarsi la squadra sulle spalle e a caricare di adrenalina gli statalini con alcune soluzioni spettacolari che riaccendono subito la magia. Partecipa attivamente allo show anche Gianluca Cofano, che dimostra una volta di più di avere un bazooka al posto del braccio sinistro. Ma Cattolica non demorde: al diciannovesimo punto, le due avversarie sono ancora perfettamente appaiate e nei minuti successivi si delinea anche un solido vantaggio per la squadra ospite. Basta un attimo di distrazione e l’avversario, tutt’altro che sprovveduto, se ne approfitta. E questa volta risulta sufficiente per riaprire quella pratica che era rimasta chiusa nel primo set: finisce 25-21 per gli ospiti d’onore.
LA SVOLTA
1-1: palla al centro. Ora c’è da ricostruire per i ragazzi di Coach Piane. Ma lo abbiamo già detto: la Statale sa ricompattarsi. Serve ripeterlo? Con una rinnovata intesa di squadra i biancoverdi entrano in campo carichi a molla. Novità importanti sotto rete nel terzo set: Capitan Azzoni lascia la sua solita postazione in posto 4 e veste i panni del centrale. La scelta è azzeccata: in coppia con Davide Villa, il Capitano porta altezza e qualità a muro, proprio quello che serviva per far sbiadire la potenza d’attacco di Cattolica. Il set è tutto all’insegna della strapotenza statalina: 24-10 è il risultato finale, e i biancoverdi tornano solidamente in vantaggio.
I cori, il tifo, le canzoni, la grinta, il supporto della panchina e degli spalti: tutto questo è l’ultimo atto di questa partita mai veramente certa fino all’ultimo punto. La Cattolica lotta fino alla fine, concedendo pochissimo agli avversari padroni di casa. Il set si consuma, in perfetto equilibrio, in scambi di alta intensità e di elevatissima qualità. Fino all’ultimo punto: Andrea Azzoni – sempre lui – alla battuta. Il sevizio è buono, corto, flottante. La ricezione di Cattolica non permette di costruire un attacco efficace. E il muro Villa-Cofano è pronto agli stacchi di partenza: il blocco è inequivocabile, la palla finisce a terra senza che la difesa rossonera possa fare nulla per raccattarla. Finisce così: la Statale trionfa con il parziale, comunque risicato, di 25-23 e si gode la meritata bella vista dalla vetta della classifica.
16 Gennaio 2024