Dopo la strepitosa vittoria per 3-0 contro IULM nella prima giornata di Top League Statale ha solo una missione: bissare il successo battendo anche Cattolica e restare a punteggio pieno dopo l’incoraggiante inizio del 17 aprile. Al Crespi, quindi, tutto è pronto per una partita spettacolare. Le aspettative, d’altronde, sono lecite: in campo si affrontano le super contendenti della finale di Winter Cup.
UN INIZIO POSITIVO
Statale scende in campo bene e lo dimostra sin dalle prime giocate. I ragazzi allenati da coach Piane, infatti, approcciano la partita con la giusta grinta e nei singoli gesti tecnici dimostrano concentrazione e voglia di vincere. A dirla tutta, guardando i punteggi, si può addirittura pensare che la gara possa essere vinta con scioltezza, visto che il buon inizio è accompagnato da un primo set complessivamente positivo e, soprattutto, un vantaggio costante. Addirittura, come se non bastasse, verso metà set ci troviamo sopra di 4 punti, toccando il massimo vantaggio della frazione. Quello che i ragazzi di Piane ancora non sanno, però, è che un simile apice non solo non verrà superato nel prosieguo della gara, ma nemmeno replicato. Nel frattempo, però, il primo set va ai biancoverdi, che lo vincono 25-23 dopo una partenza scoppiettante.
LA SVOLTA DEL SECONDO SET
Dopo una simile partenza, Cattolica capisce di dover dare qualcosa in più: per battere una Statale così prolifica in attacco e attenta in ricezione, infatti, bisogna tirare fuori gli artigli. I biancoblù, allora, in breve tempo si impegnano e producono più punti, iniziando a colpire con più precisione in fase di schiacciata, motivo per cui ad un certo punto arrivano avanti addirittura di 6 punti. Arrivati ad un punto simile, Statale potrebbe gettare la spugna, ma in qualche modo tiene testa agli avversari biancoblù e, pur rimanendo in svantaggio, rimane ad una costante distanza da Cattolica fino al 20-15. Arrivati a questo punto, infatti, cominciamo a mettere a segno un muro dietro l’altro, cominciando a recuperare. In particolare, in questo fondamentale si distinguono Ioli e Azzoni che si rendono protagonisti dopo una gara, in generale, ineccepibile. Proprio il capitano, in particolare, effettua un muro ad una mano, un gesto tecnico che dimostra l’ottima fase dei nostri.
Sorprendemente, quindi, le due squadre si ritrovano a pari merito a 24 punti, motivo per cui, contro ogni pronostico per come si era messa la partita, andiamo ai vantaggi. Questo è il momento cruciale: se vinciamo questo set, con ogni probabilità indirizziamo la partita. Conta quindi ogni bagher in ricezione, così come il dosaggio della forza in ogni schiacciata: se però, per quanto riguarda il primo punto, riusciamo nell’intento, in fase di attacco, invece, pecchiamo di esuberanza, concedendo due punti agli avversari tra mille rimpianti. Il set finisce così 26-24: è a questo punto che cambia tutto.
CATTOLICA PRENDE IL COMANDO
Gli altri due set sono speculari: in entrambi, dopo due partenze poco convincenti, cediamo il passo ai biancoblù senza riuscire più a riprenderli, forse per via di un calo fisiologico. Il terzo, in particolare, è quello dove cominciamo peggio la frazione in confronto agli altri due set persi. Proprio questo periodo, peraltro, termina 25-20 per Cattolica e vede l’amplificazione di una tendenza generale del match: in fase di regia sbagliamo troppo, faticando nella pulizia degli interventi in ricezione prima e facendo fatica poi ad impostare in modo regolare le nostre azioni. In attacco, per lo meno, la precisione non manca: anche per questo, quindi, tocchiamo la quota 20 punti, pur cedendo il passo agli avversari. La rimonta di Cattolica è completata e spaventa i biancoverdi: sono gli avversari, ora, ad essere più vicini al matchpoint.
UNA RESA SOLO NEL FINALE E LE PAROLE DI PIANE
Nel quarto periodo, invece, gli statalini partono alla pari di Cattolica, destreggiandosi con maggiore convinzione, ritrovando più fiducia e credendo nel pareggio, che porterebbe ad un agognato e, tutto sommato, meritato tie-break. Così, tra un esiguo vantaggio loro e un nostro recupero capace di neutralizzarlo, andiamo pari al ventunesimo punto e sembriamo finalmente sulla strada giusta per riprenderci. Proprio sul più bello, però, loro alzano il livello e ci battono nelle ultime palle, raggiungendo con più celerità il setpoint che, per i biancoblù, vuol dire anche matchpoint. Alea iacta est, dunque: nonostante un coriaceo ultimo set il tabellone segna il 25-21, il 3-1 finale e la vittoria di Cattolica, che si porta a casa questa seconda giornata di Top League.
Nonostante la sconfitta, le parole di Piane si connotano di quell’orgoglio che anche i ragazzi hanno dimostrato sul campo. Queste le sue dichiarazione nell’intervista post-partita: “I ragazzi hanno giocato la partita come avrebbero dovuto giocare la finale. Non ci è mancato niente a livello di ricezione e difesa, per cui Cattolica stessa ha dovuto tirare fuori gli artigli per vincerla. I ragazzi, in altre parole, hanno dimostrato di che pasta sono fatti e quindi ci è mancato solo qualcosa in fase di regia. In attacco, invece, abbiamo mantenuto un’altissima efficienza, soprattutto in fase di conclusione e muro, con solo due e tre errori qua e là, dovuti anche al merito degli avversari. Due menzioni d’onore vanno fatte al nostro capitano Andrea Azzoni e a Paolo Ioli, entrambi autori di prestazioni “da paura” proprio in fase di muro.
Di Martino Giannone.
13 Maggio 2024