Una stagione esaltante e combattuta come quella di quest’anno non può che chiamare un avvincente epilogo. Nella finale di Winter Cup 2024 al Crespi, nella serata di martedì 9 aprile, accade proprio questo. A rimetterci, tuttavia, sono i nostri ragazzi del volley, allenati da coach Piane. Anche se ogni set è combattuto dal primo all’ultimo punto, infatti, alla fine della partita i biancoverdi lasciano il campo con una sconfitta e solo la medaglia d’argento. I ragazzi, sicuramente, non giocano al meglio delle loro possibilità e i nostri avversari colgono l’occasione per superarci ogni volta e, alla fine, vincere ogni set.
UN PRIMO SET MEMORABILE CI SFUGGE ALL’ULTIMO
Sin dall’inizio si capisce che la gara sarà combattuta: al primo punto di Cattolica, infatti, rispondiamo noi con un’imperiosa schiacciata di Cofano e un accorto muro di Villa. In pochissimo tempo, però, Cattolica pareggia e contro-sorpassa con un ace, dando inizio ad una fase della partita all’insegna dell’equilibrio e, sorprendentemente, degli errori statalini, più imprecisi del solito in battuta e in ricezione. Anche per questo, i biancoblù ne approfittano e vanno a +3, costringendo Piane al timeout. Al ritorno in campo, caricato dalle parole del coach, Spanò realizza una fulminea schiacciata ma l’errore subitaneo sulla battuta successiva ci costringe a rincorrere ancora. Sotto rete e sulla banda destra, Cattolica non sbaglia praticamente nulla e solo Cofano, inizialmente, grazie ad altri colpi magistrali, ci tiene vicini agli avversari. Quando crescono le prestazioni di Ioli e Pavesi, però, i nostri punti aumentano e improvvisamente ci ritroviamo sul 16-17, a solo una lunghezza di distanza. In questa fase, Cattolica chiama ben due time-out, a testimoniare la loro crisi, mentre noi sorpassiamo e ci portiamo addirittura a +3, dando l’illusione di vincere il set. I timeout, però, aiutano Cattolica a reagire e, complici alcuni errori dei nostri migliori giocatori, i biancoblù raggiungono il pareggio, che si mantiene fino al ventiduesimo punto. Da lì in avanti, però, Statale sbaglia troppo e con due out e un fallo di doppia chiude il periodo, con molti rimpianti, sotto 22-25.
ILLUSIONE E BLACKOUT: NIENTE SVOLTA NEL SECONDO SET
Dopo la pausa, una fast di Azzoni ci fa ritornare in campo con lo spirito giusto e sembra essere l’ottimo punto di partenza per impostare la rimonta. Ancora una volta, però, la fase di battuta ci frena: facciamo subito out e altri ottimi gesti tecnici di Azzoni non bastano, visto che Cattolica, ancora una volta, riesce a tenersi vicina nel punteggio. I biancoverdi, di conseguenza, non riescono ad andare oltre i due punti di vantaggio, complici anche altri errori di troppo. Sull’8-6, inoltre, dopo due muri e un errore di comunicazione statalino, Cattolica ribalta il punteggio e si porta in vantaggio. Dopo il timeout, però, Statale riesce a contro-sorpassare, prima di un nuovo blackout, tuttavia, sul 14-12. Tra conclusioni imprecise, ricezioni sbagliate e altre battute insufficienti, infatti, veniamo travolti dai colpi di Cattolica, che con grande cattiveria matura un vantaggio parziale di addirittura a 10 punti. Quando l’ultima palla cade sul nostro campo, quindi, siamo sul 17-25 e Cattolica si aggiudica di conseguenza il periodo: è 0-2.
CATTOLICA VINCE UN TERZO SET INFUOCATO
Nel terzo set, all’insegna della pressione, Statale sorride inizialmente per una battuta sbagliata dagli avversari, ma Cattolica risponde benissimo in ricezione e in pochissimo tempo si porta in vantaggio. Il nostro capitano Azzoni,Ioli e Cofano danno la scossa a Statale con ottime prestazioni in fase di muro, supportati dal lavoro di Sodini in fase di difesa e proprio Cofano, successivamente, con una battuta, nel bel mezzo di una fase di errori avversari provoca l’ennesima illusione della serata biancoverde. I nostri strappi, però, sono contenuti dai continui parziali a favore biancoblù e così all’undicesimo punto si arriva in parità. Da lì in avanti, Statale sembra avere in pugno il match, andando in vantaggio di 4 punti con un i muri del solito Azzoni e le schiacciate di Cofano e Rundo Sotera. Ancora una volta, però, sul più bello, Statale si spegne, forse a causa di una certa “paura di vincere”: subiamo 5 punti consecutivi di Cattolica, che non si perde d’animo e non perde, soprattutto, la voglia di chiudere subito i conti. Dal canto nostro, noi proviamo a rispondere con una timida reazione, ma gli avversari si portano sul 17-20, ad un passo dal matchpoint. Sull’orlo del baratro, Statale riesce a sfruttare in ogni caso tre errori dei (forse troppo) euforici biancoblù e con Vicinanza, di seconda, passiamo addirittura in vantaggio. Al venticinquesimo punto, però, non ci arriviamo perché, anche in questo caso, non riusciamo a dare continuità ai nostri attacchi, con le sole eccezioni di Cofano e Ioli, capaci di piegare la resistenza avversaria. Ciò, però, non impedisce a Cattolica di arrivare sul ventiquattresimo punto e, con un muro (ironicamente) sul prestante Azzoni, di raggiungere il 23-25. Il tabellone, amaramente, segna così il 3-0 finale e dopo soli tre periodi permette ai biancoblù di sollevare il trofeo. Contro ogni pronostico, la squadra sulla carta sfavorita è campione d’Inverno. Statale, invece, con la prima sconfitta in stagione, perde beffardamente il primato.
LE PAROLE DI PIANE A FINE PARTITA
Con una medaglia d’oro in meno e qualche rimpianto in più, coach Piane non si lascia andare al disfattismo ma, al contrario, coglie il lato positivo della sconfitta. Queste le sue parole a fine partita: «Devo dare merito alla loro allenatrice che ha svolto un lavoro magistrale: ogni volta che ha chiamato time-out loro sono usciti più forti di prima, mentre io ho avuto una gestione di squadra non ottimale. I ragazzi escono sconfitti ma con molta esperienza in più, quella che solo partite come queste possono dare. Tale aspetto, d’altronde, finora ci era mancato: questa, invece, è stata la prima partita in cui abbiamo avuto un avversario che è stato capace di metterci in difficoltà».
In attesa delle nuove sfide della Top League e della prossima stagione, quindi, i ragazzi di Piane possono comunque proseguire sull’onda della fiducia. Una stagione meravigliosa non verrà cancellata da una partita secca andata male. Se poi, da questa, è possibile trarre insegnamenti, non è da escludere che Statale possa esserne uscita solo più forte.
Di Martino Giannone.
22 Aprile 2024