WINTER CUP FIFA 21 – Intervista ad Andrea Lobrace, vincitore della prima “e-Sport Winter Cup FIFA 21” e Nur Mansour, secondo classificato.
Ciao ragazzi, come vi è sembrata la prima edizione dell’ “eSport Winter Cup FIFA 21”? Era la prima volta che partecipavate a un torneo di e – Sport?
Andrea: “Il torneo è stato gestito molto bene, in modo professionale e nel rispetto delle regole. Non avevo mai partecipato a una competizione di e – Sport. Per essere stata la prima volta, mi sono divertito. Il livello della competitività non è stato alto. Le partite sono state facili, le ho vinte con agilità, non mi sono stancato molto e mi sono divertito. I tempi delle partite erano lunghi, 10 minuti per tempo, di solito quando gioco mi fermo a sei. In finale sapevo di avere una marcia in più ma quando ho visto il mio avversario rimontare mi sono concentrato di più e ho chiuso la partita”.
Nur: “Non è stata la prima volta per me. Avevo partecipato ad altri tornei di FIFA, organizzati da associazioni locali, vincendone uno. Gli ottavi sono stati molto semplici, cosa che mi ha tratto in inganno. Dai quarti in poi è stata una battaglia, sono state partite molto tese. È stata una questione di nervi. Gli ultimi tre avversari che ho affrontato mi sono sembrati tutti sullo stesso livello. Ero concentrato, carico di adrenalina e al termine delle partite la tensione calava a picco”.
Dopo questa esperienza come giudicate il mondo degli e – Sports? Pensate che in futuro possa godere della stessa considerazione delle altre discipline sportive?
A: “Conosco gli e – Sports. Sono a tutti gli effetti considerati degli sport, ma spesso non è un ambiente ben visto perché le persone non conoscono la preparazione che precede una gara. L’organizzazione e la competizione sono di altissimo livello. Chi lavora in questo settore investe molto tempo per allenarsi ed essere sempre al massimo. Giocare a livelli alti è stressante, bisogna essere pronti, sia mentalmente che fisicamente. Occorre avere una grande reattività e sicuramente è una disciplina in cui si fatica”.
N: “Non saranno mai allo stesso livello di sport come calcio, basket, in cui è fondamentale la parte atletica; tuttavia è uno sport in crescita data la sua diffusione e l’elevato numero di giocatori”.
Se i CDF Fifa 21 venissero essere riproposti, partecipereste nuovamente?
A: “Lo rifarei, sarebbe interessante allargarlo, anche se c’è il rischio di abbassare il livello di competizione. Forse sarebbe meglio fare dei turni di qualificazione: i risultati sarebbero più equilibrati”.
N: “Parteciperei di nuovo, non accetto la sconfitta. Sono super-competitivo, non mi piace non vincere. In finale avevo un avversario forte, ma anche le due precedenti sono state toste. Ai quarti ero sotto 3-0 a inizio secondo tempo”.
Pur avendo affrontato il torneo con spiriti diversi, entrambi i finalisti hanno percepito l’entusiasmo e la professionalità con cui vengono affrontati gli e-Sports. Questo è un segnale di come queste discipline potranno crescere in futuro anche nell’ambiente universitario, arrivando a godere della stessa considerazione degli sport classici.
Matteo Palmisano
3 Dicembre 2020