Interviste – Silvia de Donato, ambassador e studentessa di Medicina e Chirurgia, possiede una grande passione: danzare nell’etere immersa in drappi avvolgenti.
Silvia de Donato, atleta di ginnastica artistica e acrobatica nonché studentessa di Medicina all’Università degli Studi di Milano, si è presentata come sport ambassador del CUS Statale e ci ha raccontato della sua esperienza da studentessa/atleta.
Ciao Silvia, parlaci un po’di te.
Sono Silvia de Donato e frequento il quinto anno di Medicina nel corso di International Medical School alla Statale. All’età di 7 anni, quando ho messo piede per la prima volta nella palestra della mia scuola, ho cominciato a praticare la ginnastica artistica: è stato subito amore a prima vista. La ginnastica è la mia vita: mi ha fatto crescere tanto da un punto di vista personale ma è stata importante anche da un punto lavorativo. Dal 2013, infatti, lavoro in una palestra come istruttrice di ginnastica acrobatica. E quando la passione che avevi da bambina diventa il tuo lavoro, credo sia la sublimazione di un percorso molto lungo, fatto di sacrifici ma anche tante soddisfazioni.
Hai anche dovuto affrontare momento difficile, come sei riuscita a superarlo?
Due anni fa, purtroppo, ho subito un’operazione al crociato. Ciononostante non mi sono arresa e mi sono reinventata. Grazie all’aiuto di una collega mi sono sempre di più appassionata all’acrobatica aerea rafforzando il mio amore per questa disciplina. Inoltre è in questo periodo che ho capito, ancora una volta, che senza lo sport non so stare.
Quali emozioni ti dà l’acrobatica aerea? Cosa vuoi trasmettere a chi si cimenta in questa disciplina?
Nell’acrobatica aerea ho ritrovato la stessa adrenalina che sentivo nella ginnastica, con le sue acrobazie e saliti mortali. Una sensazione che ho vissuto anche sul tessuto: poter andare 8 metri in alto per poi cadere giù mi fa sentire libera. Quando mi relaziono con altre persone, nel mio lavoro, mi piace vedere i risultati che riescono a raggiungere. Ciò che mi sta più a cuore è far capire agli altri che c’è sempre la possibilità di mettersi in gioco, in ogni fase della propria vita. Lo sport infatti non deve essere praticato solo da chi è giovane o da chi è in forma, ma col giusto impegno tutti possono farcela e tutti possono appassionarsi a qualcosa di completamente nuovo.

Silvia de Donato
Cosa ti senti di dire, quindi, ai ragazzi sull’importanza dello sport? Come conciliarlo con gli impegni universitari?
È innegabile che lo sport fa molto bene alla mente di tutti noi. Sebbene gli impegni universitari richiedono grande applicazione, concentrazione e diverso tempo da dedicare, a me aiuta molto lavorare in palestra perché mi rendo conto di essere più produttiva e più motivata in tutto ciò che faccio. Avere un’attività sportiva da affiancare alla propria carriera universitaria è fondamentale. È il motivo principale per cui sono onorata di poter aiutare tutta la grande famiglia del CUS. Lo sport è una valvola di sfogo, è un momento in cui mi dedico completamente a me stessa perché mi permette di superare ogni momento difficile.
Grande determinazione, sacrificio, voglia di non arrendersi e amore per lo sport. Ringraziamo Silvia per essersi presentata a Unimisport, siamo sicuri che la sua passione e il suo talento ispirerà tutta la Statale. In bocca al lupo, Silvia!
Francesco Martignano

4 Novembre 2020